Sarà via via sempre più chiaro come la percezione di se stessi è determinante per la postura e per il modo in cui ci si muove.
Camminare sui tacchi alti ti fa sentire sexy e femminile ma il rischio di apparire impacciate è dietro l’angolo.Ogni capo d’abbigliamento, ogni rossetto, ogni décolleté assumono un carattere speciale se una donna si sente bene.
Belle sui Tacchi nasce dalla necessità di favorire la bellezza naturale delle donne, senza inutili costruzioni o finzioni.
Belle sui tacchi è il primo programma che si basa sul Metodo Feldenkrais® per aiutare le donne a migliorare la postura e la camminata. Portare la percezione al proprio corpo a ciò che accade quando ci muoviamo in un’ottica completamente nuova sviluppa la consapevolezza di sé e dei propri gesti. La prima edizione nella primavera 2017 è stata ben accolta e ha riscosso molta curiosità anche da parte dei media, con articoli e interviste su L’Eco di Bergamo, Tu Style e Radio Number One.
si lavora su
« Per molti anni non sono mai salita sui tacchi. Ero intimorita dalla scomodità di camminare sulle punte. Ma a quale donna non piace sentirsi più slanciata e femminile? È veramente inutile soffrire ma per camminare elegantemente anche senza ballerine non ci deve essere sforzo.
Ho lavorato su di me utilizzando le mie competenze sull’analisi del movimento e le strategie che applico nei miei corsi. Per prima in Italia ho ideato il programma Belle sui Tacchi per donne contemporanee che vogliono sentirsi belle ed eleganti senza rinunciate alla comodità in ogni momento della loro vita.»
per chi
Il corso è rivolto a donne contemporanee che vogliono sentirsi belle ed eleganti senza rinunciate alla comodità in ogni momento della loro vita.
Essere belle significa essere fedeli a se stesse, ascoltarsi e rispettarsi senza forzarsi, in altre parole essere vere.
La postura non migliora correggendola con la forza di volontà. A tutti noi è capitato che ci dicessero o ci dicessimo “Stai dritto!”. Per un attimo teniamo la schiena eretta ma un po’ rigida, le spalle indietro, il mento in su. Tutto a discapito del respiro che diventa corto e si ferma al petto, poi si ritorna alle posizioni abituali.
La postura migliora perché si offre al proprio corpo, al proprio sistema nervoso un’alternativa. Si offrono nuove possibilità di movimento, per scegliere cosa è più funzionale. Si superano così contrazioni e fatiche di cui neppure ci accorgevamo.