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Riconnettersi con se stessi dopo un  incidente o un trauma

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Riconnettersi con se stessi dopo un  incidente o un trauma è possibile con il Metodo Feldenkrais. Naturalmente la pratica costante, la gentilezza e il rispetto di sé sono elementi essenziali.

Purtroppo gli incidenti sono numerosi e producono gravi conseguenze sulla salute fisica delle persone. Il processo di recupero è lento e insorgono dolori articolari, alla schiena, emicranie.

L’approccio del Metodo Feldenkrais agli incidenti e ai traumi

Il Metodo Feldenkrais fornisce strumenti chiari ed efficaci per contrastare  e rendere gestibile il dolore che deriva da un trauma di qualsiasi natura.

Dopo un evento così doloroso che coinvolge il nostro corpo, è bene rispettarsi, imparando reali comportamenti che possano cambiare l’approccio al problema.

6 strategie per riconnettersi con se stessi dopo un  incidente o un trauma

Nelle lezioni del Metodo Feldenkrais si imparano strategie importantissime per il recupero motorio. Vediamo quali:

FARE MENO di quello che si può fare. una persona che ha subito un grave trauma, quando torna alla sua vita quotidiana, ha spesso delle limitazioni con un aumento del dolore o un affaticamento mentale. Tentare di tornare al normale ritmo pre-incidente è controproducente. Il corpo ha bisogno di recuperare, i ritmi devono inevitabilmente cambiare ma sopratutto è necessario accorgersi di quando l’organismo sta perdendo energie. Siamo abituati a spingere e a fare il massimo ma questo può essere controproducente in un periodo delicato in cui ci si sta ristabilendo

ANDARE PIANO Il cervello ha bisogno di tempo. Il recupero è un processo lento ma che si consolida. Apprendere per il cervello è fondamentale ma imparare necessita la giusta calma. Cercare di accelerare questi processi è controproducente, non porta da nessuna parte, si ricade in una logica prestazionale che non guarda alla qualità ma alla quantità. Non si dà all’organismo la possibilità di apprendere

OSSERVARE Andare piano ha un grande vantaggio: permette di osservare. Si presta una reale attenzione a ciò che che accade. Diventa importante per un nuovo processo di apprendimento motorio la capacità di osservare ciò che si percepisce, saper dare voce e importanza alle proprie sensazioni. Ognuno di noi è diverso, il modo in cui ci muoviamo è determinato anche dalle esperienze che abbiamo fatto e da cosa proviamo, sapere osservarsi significa saper ascoltare i propri sintomi e imparare a capire cosa ci far star bene e cosa invece no. In questo caso smettere diventa un’opzione accettabile e utile prima di arrivare al un punto  in cui i sintomi si aggravano.

IMPARARE A GIOCARE Per me il gioco è fare qualcosa semplicemente per il piacere di farlo senza l’intenzione di un risultato specifico. Trasformare tutto ciò che si fa in un gioco piuttosto che in un obiettivo, toglie la pressione e permette di stare nel momento presente, osservare.  Diventa così possibile fermarsi e cambiare strategia. Come si fa a passare in modalità di gioco quando la testa sta martellando e non si sente che si può trovare la strada per uscire da un sacchetto di carta? Basta chiedersi semplicemente: “E se? E se facessi questo? Cosa succede quando? Esplora. C’è molto da scoprire.

IMMAGINARE Utilizzare l’immaginazione è un efficace strategia utilizzata nel Metodo Feldenkrais. Permette di lasciare andare le tensioni e l’ansia da prestazione, si affina la propria auto-immagine. Il movimento si chiarisce e diventa via via più facile e fluido.

RIPOSARE  Fare delle pause è essenziale per l’apprendimento. Andare piano  e fermarsi sono le chiavi del successo per imparare a percepirsi e capire cosa ci fa stare veramente meglio. Il nostro organismo durante le lezioni del Metodo Feldenkrais ha bisogno di riposare perché gli stimoli sono così numerosi che devono essere metabolizzati dal nostro sistema nervoso. Impariamo nuovamente a percepire e a fidarci di quello che sentiamo. I miglioramenti diventano significativi.

Il metodo Feldenkrais riguarda l’apprendimento, non il raggiungimento. Solo lasciando andare le aspettative che le lezioni dovessero raggiungere qualcosa si ottiene un miglioramento evidente. Ci si dà l’opportunità di esplorare quello che si sa fare e come lo si può migliorare in un contesto creativo e non giudicante. In un momento come quello di un post-incidente è fondamentale riprendere il contatto con il proprio corpo e con le sensazioni che ci rimanda con pazienza e accoglienza. Il processo di miglioramento sarà piacevole e continuo. Moshe Feldenkrais diceva che grazie all’ascolto di sè “l’impossibile diventa possibile, il  possibile facile e facile elegante“. Riconnettersi con se stessi dopo un  incidente o un trauma è possibile con il Metodo Feldenkrais.

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Valentina De Giovanni

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